Il sorriso dell’ultima notte, nostalgie di un sud nobilissimo
In proiezione stasera ad Omignano, per il Festival Segreti d’autore, la pellicola per la regia e la sceneggiatura di Ruggero Cappuccio
Struggente e malinconico, ma con schegge di fatalistica comicità di impronta partenopea. E’ “Il sorriso dell’ultima notte”, pellicola per la regia e la sceneggiatura di Ruggero Cappuccio (2004), in proiezione stasera ad Omignano (21,30) per il Festival Segreti d’autore. Nel cast Ciro Damiano, Chiara Muti, Claudio Di Palma, Gea Martire, Giovanni Esposito e Nadia Baldi. La storia ruota intorno a cardini come l’amore, il genio, la bellezza, la morte. Il desiderio di colloqui interiori negati. Il sogno della poesia come estrema possibilità di salvezza dalla solitudine. La decadenza di una carnalità e di una sensualità indomabili. La trama si dipana tra gli invisibili campi di grano di Vallemarosa, paese immaginario da cui si celebra un’obliqua visione del golfo di Napoli. La seconda guerra mondiale è terminata da qualche anno. Il villaggio ormai quasi deserto, nell’unico salone praticabile di un palazzo seicentesco in avanzatissima fase di decadenza, Giacinto Valguarnera, poeta, vive insieme con un fratello, cinque sorelle nubili e una domestica.
La notte del ventinove giugno, durante la malinconica festività di San Giovanni Valguarnera, avo di Giacinto e fondatore di Vallemarosa, un evento lungamente atteso dovrà compiersi tra le colline e il vecchio edificio semidistrutto. Marino di Pietratagliata, pittore, e Cipriano Montella, poeta, giungeranno a ritrarre i volti e le anime di Giacinto, dei suoi parenti, dei suoi mondi immaginifici, in un intreccio di sorprese e confessioni in cui le memorie di tutti si intrecceranno in un controcanto di capricci e nostalgie per un’unica rivelazione finale su Vallemarosa, sulla vita dei suoi ultimi abitanti, sull’amore spaccato e lunare per la poesia e i suoi infiniti desideri nella vita del non utile.