MEMENTO DEUS LUX AETERNA - Mostra
29 luglio/14 agosto 2018
Valle/Sessa Cilento - Palazzo Coppola
intervento co-finanziato dal POC CAMPANIA 2014 -2020
Complessi di nuvole richiamanti paesaggi pre e/ o post apocalittici con enfatizzazione massima del chiaro-scuro affinché la Luce che irradia dai cieli tormentati in maniera dirompente, devastante, talvolta accecante, stia a simboleggiare la Manifestazione del Divino, così che induca chi guarda a cercare un Senso Alto ed Altro non immediatamente individuabile in qualsivoglia evento di cui ci rendiamo nostro malgrado testimoni che ci appaia di primo acchito come una immane catastrofe dinanzi alla quale ci sentiamo increduli ed impotenti, fiduciosi che esso prima o poi affiorerà rischiarando le tenebre in seno alle quali affiora il pessimismo che muta in scetticismo ed, infine, in nichilismo, della relativa indignazione e della successiva non-accettazione, ed alimenti la Speranza dell’esistenza di un Disegno Superiore che prima o poi ci sarà rivelato e che mai deve abbandonarci anche nei momenti più bui della nostra vita.
Il punto più alto di una ricerca da me compiuta sul Sentimento del Sublime indotto da visioni apocalittiche leggibili nei cieli tormentati come allegorie di funesti presagi, ma anche di meravigliose promesse per un futuro più che mai radioso che attende l’umanità.
OPERE: 6
DESCRIZIONE TECNICA
Stampa fotografiche incollate su pannelli mdf con formati varianti dal 60×80 al 60×120.
BIOGRAFIA
Accostatosi alla fotografia nel 2007, Rosario Tedesco ha iniziato a coltivare quella che è diventata in breve tempo una passione, che è andata di pari passo col sempre più rapido affermarsi del digitale, che lo ha affascinato fin da subito per la velocità e la versatilità che consentiva, e che ha unito all’apprendimento di programmi di manipolazione delle immagini. Nel settembre del 2011 è stato aggiunto alla rosa degli artisti che esponevano alla 54. Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia nel Padiglione della Campania adibito nell’ex tabacchificio Centola di Pontecagnano (SA) nella sezione fotografia, nell’ambito di una mostra denominata “Lo Stato dell’Arte in Campania” per volere del direttore Vittorio Sgarbi, il giorno stesso in cui ha preso visione di una serie di foto realizzate nel sito archeologico di Velia, l’antica Elea .
Nel 2012 la sua mostra fotografica dal titolo “Arresa [Al] Sublime” incentrata sulle foto da egli scattate a Velia è stata inserita nell’ambito degli eventi indetti per “Eleatica”, il convegno filosofico internazionale durante il quale studiosi, cultori ed appassionati da tutto il mondo si incontrano ogni anno per discutere del pensiero di Parmenide e Zenone presso la Fondazione Alario, nella cornice di quelli che furono i luoghi dell’antica città di Elea-Velia, sede della antica scuola filosofica eleatica.
Nell’ottobre del 2013 Palazzo dei Vargas presso, ubicato nel borgo di Vatolla (SA) e sede della “Fondazione Giambattista Vico” ha ospitato una serie di opere scelte dall’autore tra quelle presentate alle mostre che ha tenuto dal 2011 nel territorio campano realizzate in più sessioni di lavoro, in tema con le altre foto esposte e, più precisamente, con una ricerca da egli compiuta sul Sentimento del Sublime.
Nel luglio del 2015 ha partecipato alla 1a Biennale della Fotografia Italiana tenutasi a Trezzo dell’Adda (MI) a cura di Vittorio Sgarbi, ed ha esposto espone nella medesima location nell’ambito della mostra International Contemporary Art a cura di Giorgio Grasso, entrambi le iniziative inserite nella serie di eventi collegati a Milano Expo 2015.
Nel 2013 con la foto denominata “Aprés (moi) le dèluge” ha vinto il Concorso Internazionale Artistico Letterario AMBIART promosso dal Movimento FareAmbiente Lombardia, in collaborazione con la Fondazione Giambattista Vico
Primo Premio Assoluto Ettore Majorana Sez. E – Arte Figurativa a Tema: Uomo – Natura – Ambiente
MOTIVAZIONE
La celebrazione di una bellezza che resiste, indomita, oltre le porte dei secoli, che stanno come socchiuse nel corridoio del tempo. Anche la natura alienata, ostile, soggiogata, celebra la festa di riconciliazione con il figlio smarrito: L’Uomo, la presenza, l’assenza e l’immaginario, appare in bilico tra gli estremi, sospeso tra l’essere e il nulla, proteso su due versanti, il sacro e il profano.
Après moi, le déluge! Così disse Luigi XV, pronosticando un periodo di tempesta rivoluzionaria , dopo il suo regno. Assai prevedibile,considerando che lui. sovrano a cinque anni, debole e manipolabile, lasciò ai successori un regno in evidente declino: dopo di lui il diluvio della rivoluzione