Comunicato stampa – Franco Roberti e Sara Bertelà
FESTIVAL SEGRETI d’AUTORE
direzione artistica Nadia Baldi
Festival dell’Ambiente delle Scienze e delle Arti
NATURA DELLA LEGALITA’. LEGALITA’ DELLA NATURA
Ottava edizione
Cilento – Provincia di Salerno, dal 29 luglio al 14 agosto 2018
Intervento co-finanziato dal POC CAMPANIA 2014 – 2020
5 agosto Laureana Cilento – Giardino Palazzo Sgroi
Ore 20,30 Falcone e Borsellino la ricerca della verità Franco Roberti Assessore Politiche Integrate Sicurezza e Legalità Regione Campania e Giovanni Chinnici Presidente Fondazione Chinnici dialogano con lo scrittore e regista Ruggero Cappuccio
Ore 21,30 – Palazzo Cagnano
Il mio giudice di Maria Pia Daniele lettura scenica con Sara Bertelà
Il 5 agosto il Festival Segreti d’Autore prosegue i suoi appuntamenti a Laureana Cilento, nella suggestiva cornice del giardino di Palazzo Sgroi, con Falcone e Borsellino la ricerca della verità, Franco Roberti, Assessore alle Politiche Integrate Sicurezza e Legalità Regione Campania (ex Procuratore Nazionale Antimafia) e Giovanni Chinnici, Presidente della Fondazione Chinnici, dialogano con lo scrittore e regista Ruggero Cappuccio in merito ad “uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana”.
A ventisei anni esatti dalla strage di via D’Amelio del 19 luglio 1992 in cui un’autobomba uccise a Palermo il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta, la Corte d’Assise di Palermo ha depositato le motivazioni della sentenza del processo su quella che è stata definita la trattativa Stato – mafia. Il provvedimento di oltre cinquemila pagine è stato depositato in tempo record, novanta giorni dal verdetto, dopo un dibattimento durato quasi cinque anni con più di duecento udienze. E’ una tappa importante nel percorso di ricerca della verità: “E’ lecito interrogarsi” – scrive la Corte – “sulle finalità realmente perseguite dai soggetti, inseriti negli apparati dello Stato, che si resero protagonisti di tale disegno criminoso”.
A seguire, a Palazzo Cagnano, Sara Bertelà sarà la protagonista de Il mio giudice scritto da Maria Pia Daniele “su un’onda emotiva” all’indomani delle stragi di Capaci e di via D’Amelio.
Ispirato alla testimone di giustizia Rita Atria, la giovane siciliana che aveva trovato il coraggio di scavalcare il muro dell’omertà per ribellarsi, sfidando la mafia fino a morirne. “La sua toccante vicenda – scrive Maria Pia Daniele – meglio di qualunque altra per me raffigurava il diffuso senso di smarrimento e l’acuto dolore provato da una larghissima parte della popolazione per la perdita di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con tutto ciò che essa rappresentava per il nostro Paese. Per celebrarne l’altezza da eroina ne ho fatto la prima Antigone contro la mafia; il suo gesto estremo nella mia pièce assumeva i toni di un’ultima denuncia, proprio perché, nel solco della tragedia classica, la sua storia risultasse un severo monito a che simili fatti non accadessero mai più”
L’ingresso agli eventi è gratuito.
Informazioni:
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