7 agosto 2022 ore 21:00
Roccagloriosa - Piazza Europa
Il concerto sarà preceduto dall’incontro LA BIODIVERSITÀ VEGETALE DEL PARCO TRA PASSATO E FUTURO, RISORSA PRIMARIA PER LO SVILUPPO DELLE AREE RURALI a cura del botanico NICOLA DI NOVELLA
21:00
STRATIVARI - SUITE NAPOLETANA IN OTTO QUADRI
STRATIVARI è un’esperienza musicale e, insieme, un viaggio dell’anima.
Concepito come una suite, Strativari si compone di otto movimenti (con un Prologo ed un Epilogo) differenti per colori, dinamiche ed atmosfere. Otto tavole, otto ritratti emotivi che toccano altrettanti affetti – il ricordo, la passione, il gioco, lo scontro, la fatica, la denuncia, il desiderio, la devozione – esplorati dal punto di vista dei napoletani.
Il progetto nasce dall’incontro tra due realtà musicali apparentemente molto distanti tra loro (eppure uniti invisibilmente dalla comune matrice mediterranea) e tra strumenti con storie e tradizioni profondamente diverse: dal violino alla buatteria, dalla scopa elettrica al violoncello, dalla viola al scatolophon…. Solis String Quartet e Capone Bung&Bangt hanno deciso di condividere il palcoscenico in questo spettacolo (coordinato da Raffaele Di Florio e basato su un soggetto di Stefano Valanzuolo), cercando e trovando in Cristina Donadio un riferimento teatrale esplicito e presente.
L’obiettivo è quello di gettare uno sguardo disincantato su un territorio troppo spesso, e a sproposito, psicoanalizzato, scandagliato, vituperato o troppo amato, cogliendo il tormento e l’estasi di una realtà contraddittoria e anche per questo affascinante.
Il processo creativo che origina Strativari trae forza dalla pratica del lavoro collettivo. Il titolo, attraverso, un gioco di parole, evoca il nome del più celebre liutaio di tutti i tempi e, con ciò, rimanda ad una dimensione nobilmente classica. Ma gli “strati” “vari” che compongono l’immagine di Napoli sottintendono, in realtà, una pluralità di linguaggi, stili, corpi e anime che, forse, non ha uguali altrove. Così come la stratificazione geologica di un territorio racconta l’evoluzione morfologica del luogo, così il metodo usato per costruire la “drammaturgia” del lavoro musicale/teatrale ha adottato la “stratificazione” della musica nelle sue infinite declinazioni, cercando di restituire allo spettatore le tante identità di una collettività, di un paese, di un’intera civiltà.
Cristina Donadio – voce recitante
Solis String Quartet
Vincenzo Di Donna – violino
Luigi De Maio – violino
Gerardo Morrone – viola
Antonio Di Francia – violoncello e arrangiamenti
Capone & BungtBangt
Maurizio Capone – voce, scopa elettrica, percussaglie
Alessandro Paradiso – basso da ponte, scatolophon, buatteria
Vincenzo Falco – percussaglie, tubolophon
Salvatore Zannella – buatteria, percussaglie
Soggetto e testo: Stefano Valanzuolo
Progetto scenico e regia: Raffaele Di Florio
Disegno luci: Francesco Adinolfi
Suono: Giuseppe Polito – Massimo Curcio
Produzione: SSQ Produzioni srl