Il maestro elementare Gilberto Raimo, battezzato Gil dai suoi scolari inciampa in una trama ordita da piccoli potentati locali che ne temono l’impegno civile, intorno alla vicenda che si svolge in una cittadina lungo la costa vesuviana si raccoglie un grappolo di ex studenti che prendono le difese del maestro. Antonio Melfi, cronista inascoltato e avversato dalla stampa locale, Agnese, appassionata di etologia, Tina ragazza sventurata in preda a un destino invincibile e lacerante, Lea ricercatrice di letteratura comparata, Mario, falegname,  e altri personaggi testimoni del fatto che Gil ha seminato un modo di stare al mondo, popolano una storia che corre rapida dal 1943 agli ultimi anni ottanta del secolo passato; rievocazione di una figura rintracciabile nella tragedia classica euripidea dell’ “Elettra” il romanzo Dente di cane completa un trittico che ha come precedenti “Edipo Re” e “Agamennone” rivisitati nelle forme del tragico contemporaneo attraverso le opere dello stesso autore intitolate rispettivamente “E dopo venne ieri” e “Prima del tempo”