dal 1 al 10 settembre
Valle/Sessa Cilento - Palazzo Coppola
le mostre sono visitabili mercoledì e sabato dalle 18,00 alle 20,00, ingresso gratuito previa prenotazione alla mail comunicazione@festivalsegretidautore.it
Il Tempo dell’attesa
mostra fotografica di Lia Pasqualino a cura di Giovanna Calvenzi
Quasi cento fotografie ripercorrono oltre trent’anni di attività di Lia Pasqualino.
Una mostra a cura di Giovanna Calvenzi.
Ritratti di artisti, scrittori, registi, musicisti, fotografe e fotografi, attrici e attori, il set di un film, un momento di pausa nel retropalco di un teatro, il gesto di un ragazzo per le strade di Palermo o uno sguardo assorto all’ospedale psichiatrico. Compagni di viaggio e occasioni di vita insieme per raccontare Lia Pasqualino, il suo mondo e il suo lavoro.
L’esposizione mette in luce l’originalità dello sguardo della fotografa palermitana che, attraverso le immagini mostra il silenzio, il mistero e l’umanità di sguardi, occhi e mani tra le terre di Sicilia, le quinte di un teatro e un set cinematografico. Un progetto, a cura di Giovanna Calvenzi, che ripercorre le fasi di una ricerca continua, dalla metà degli anni Ottanta a oggi, e la definizione di un linguaggio fotografico intenso quanto riservato.
Non ho nessuna predisposizione a fare teoria sul lavoro che faccio. Fotografo artisti, scrittori, registi, fotografi, fotografe, attori, attrici perché fanno parte del mondo in cui vivo, sono gli amici con i quali condivido viaggi, film, cene, o altre occasioni di vita. A posteriori posso dire che ho sempre cercato di fotografare persone che non si lasciano afferrare del tutto, e che cercano di proteggere una parte di sé. Fotografarli è un modo per dare evidenza a questo qualcosa, lasciando una traccia del loro mistero. Lia Pasqualino
Una serie di ritratti di personaggi noti del mondo del cinema e del teatro, colti in un momento sospeso, tra la confidenza di un’amicizia e la reverenza di fronte al grande talento, così gli sguardi assorti di Jeanne Moreau e Michel Piccoli, l’insolita posa di Francis Ford Coppola, mentre suona la tuba in una pausa durante le riprese del Padrino III in Sicilia, e gli scrittori Andrea Camilleri, Dacia Maraini, Roberto Saviano e Umberto Eco che raccontano la loro storia. I ritratti si compongono anche in trittici, come per Nanni Moretti in azione, Michael Cunningham e Patrick McGrath, seguendo l’idea di una sequenza temporale che non riesce ad accontentarsi di uno solo scatto, per poi trovare anche un legame con la tradizione pittorica.
E il dialogo che Lia Pasqualino riesce a intrecciare tra il ritratto, le “maschere teatrali”, l’attesa, la messa in posa, il momento rubato un attimo prima di una raggiunta consapevolezza, diventa la chiave interpretativa della sua fotografia. […]
Allestimento mostre a cura di Vincenzo Fiorillo e Paolo Iammarrone