7 settembre 2023 ore 20:00

Valle/Sessa Cilento - Palazzo Coppola

IL CORPO, IL SUONO E LA SCENA

Presentazione libro IL CORPO, IL SUONO E LA SCENA Per una drammaturgia sui corpi e sui suoni. Analisi della lingua di scena dei testi teatrali di Annibale Ruccello di Carmen Lucia introduce Enrico Bernard con Carmen Lucia

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7 settembre 2023 ore 20:00

Valle/Sessa Cilento - Palazzo Coppola

20:00

IL CORPO, IL SUONO E LA SCENA

Presentazione libro IL CORPO, IL SUONO E LA SCENA Per una drammaturgia sui corpi e sui suoni. Analisi della lingua di scena dei testi teatrali di Annibale Ruccello di Carmen Lucia introduce Enrico Bernard con Carmen Lucia

GENERE:  Monografia, o saggio scientifico sulle opere di Annibale Ruccello, con uno studio sul Ferdinando, nell’allestimento della regista Nadia Baldi

RICONOSCIMENTI: La monografia ha vinto il Premio Calcante per la Saggistica, Società Italiana Autori Drammatici, 2018.

Recensione a cura del Prof. Gandolfo Cascio (Assistant Professor of Italian Literature and Translation Studies, presso Utrecht University)

“Uno studio di profonda sensibilità e conoscenza, che persuade il lettore della necessaria (ri)scoperta di un protagonista del teatro contemporaneo).

SINOSSI

L’opera è una monografia sul teatro di Annibale Ruccello (Castellammare di Stabia 1956, Napoli 1986), che, “all’ombra del Vesuvio”, in un milieu sociale segnato da un’identità antropologica e culturale particolarissima, si impone come una delle voci più feconde e vive nel contesto della drammaturgia moderna. La sua produzione artistica si distingue per una febbrile ricerca nel campo dell’antropologia religiosa, per una rabdomantica inchiesta nei repertori musicali popolari, nel patrimonio delle favole campane, nella tradizione teatrale napoletana del passato, per l’apertura altrettanto precoce verso la drammaturgia europea e la letteratura mondiale, per uno sguardo attentissimo allo studio dei contesti sociali e linguistici, lasciando visioni, sperimentazioni di testi arditi e registri espressivi di grande forza eversiva.

Autore, attore e performer monologante, regista nonché antropologo e saggista, Annibale Ruccello scompare ad appena trent’anni, ma lascia un’eredità autentica e ancora viva di testi teatrali, dove forte appare la ricerca nei linguaggi sociali, nell’antropologia culturale e lo sperimentalismo delle forme nei vari generi teatrali, mostrando una vitalità persistente e sempre suscettibile di nuovi percorsi di studio e approfondimento. A più di trenta anni dalla morte, questo autore così poliedrico e multanime è considerato come un classico della drammaturgia moderna e contemporanea, soprattutto grazie alla fortuna editoriale del testo Ferdinando, scritto in soli venti giorni per Isa Danieli, e che gode ancora di una grande visibilità e fruibilità anche grazie a una trasposizione cinematografica, girata a Palermo per una produzione RAI dal titolo Ferdinando uomo d’amore (1990) di Memè Perlini, con Ida De Benedetto, e una  versione radiofonica (1996) per Radio Tre con Isa Danieli. Inoltre, la registrazione per la RAI (1998) con Isa Danieli e la regia di Giuseppe Bertolucci (pubblicata dalla Fabbri Editore) è stata anche venduta nella grande distribuzione (nelle edicole, segno della grande fortuna di quest’opera), un fatto raro se pensiamo alla scarsa attenzione dell’editoria per il patrimonio dei testi della drammaturgia in generale. Con quest’opera, che contamina, con partiture stilistiche sature di rimandi intertestuali mutuate dalla tradizione letteraria, le forme del romanzo storico e verista con i toni noir e satirici delle commedie leggere, e che mette in scena l’ambiguità e l’inganno dei linguaggi, Ruccello vince due Premi Idi: il primo nel 1985 per il testo teatrale, e il secondo nell’anno successivo per la miglior messinscena, allestita dallo stesso Ruccello. Come scrive Carlo de Nonno, musicista, compositore e stretto collaboratore di Ruccello, nonché custode della memoria delle sue opere, in qualità di compositore delle musiche dei suoi testi:[1]

«È solo la morte che ha fermato questo. E la sua opera – tante volte oggi ripresa come un classico compiuto – è certamente potente grazie a questa sua origine così densa; ma va ricordato che era tutta in movimento, tutta affacciata in avanti quando la morte è arrivata».

 

Questa monografia, che nasce da una ricerca per il sito www.teatro.unisa.it (fondato dalla Prof.ssa Antonia Lezza) si basa sull’analisi del testo delle opere di Annibale Ruccello, che si mostrano ancora aperte a nuovi percorsi di ricerca, nuove ipotesi di studio in prospettiva sincronica e diacronica,  per le sue visioni, la sua poetica, il suo modo di concepire il teatro come coinvolgimento dei sensi ed esplosione dell’inconscio, bottega d’artigianato, ma anche lavoro d’impresa.

L’ultima parte dello studio ospita una lunga recensione RECENSIONE DELLO SPETTACOLO “FERDINANDO” REGIA di NADIA BALDI Prima Nazionale, Teatro San Ferdinando Napoli, 2017.

Carmela Lucia
Dottore di ricerca in “Scienze della comunicazione”, laureata in Lettere Classiche, è docente di Materie letterarie presso il Liceo “Parmenide” di Vallo della Lucania (SA). È stata professore a contratto presso l’Università degli Studi di Salerno e ha collaborato con la cattedra di Letteratura italiana, con la Professoressa Antonia Lezza, già professore associato di Letteratura italiana e di Letteratura teatrale italiana dell’Università degli Studi di Salerno.

Ha collaborato alla redazione di recensioni e ricerche per il sito Teatro napoletano (www.teatro.unisa.it) e per l’Associazione Centro Studi sul Teatro Meridionale, Italiano ed Europeo, entrambi fondati e curati dalla Prof.ssa A. Lezza. La produzione scientifica della Prof.ssa Lucia verte soprattutto sul teatro e sulla narrativa moderna e contemporanea (con saggi sui romanzi di Domenico Rea, Carlo Bernari, Raffaele La Capria). Ha pubblicato saggi sulla letteratura teatrale: in particolare su Giovanni Testori, Un classico deformato, tra eresia sociale e contaminazione testuale. La riscrittura del classico manzoniano ne “I Promessi Sposi alla prova” di Giovanni Testori, pp. 107-141, in Antologia teatrale, a cura di Antonia Lezza, Annunziata Acanfora, Carmela Lucia (Napoli, Liguori, 2015) e su Ruggero Cappuccio: l’ultimo, nel 2021 è intitolato La fortuna dei classici nel teatro contemporaneo e le ‘irredimibili seduzioni’ di Sofocle, Tomasi di Lampedusa e Shakespeare nel teatro di Ruggero Cappuccio, pp. 241- 256 in Antologia teatrale. Atto secondo, a cura di Antonia Lezza, Federica Caiazzo, Emanuela Ferrauto (Napoli, Liguori, 2021). Nel 2022, ha pubblicato infine un saggio intitolato “L’ibridismo dei generi e dei codici espressivi nella drammaturgia di Leo de Berardinis” in Elena Pirvu (a cura di), “Forme, strutture, generi nella lingua e nella letteratura italiana”, Atti dell’ XI Convegno internazionale di italianistica dell’Università di Craiova, 20-21 settembre 2019, Carocci, Roma, 2022. Su Leo De Berardinis e Ruggero Cappuccio ha curato la voce a loro dedicata nella Treccani on line e in Autori e drammaturgie: Enciclopedia del teatro italiano contemporaneo, a cura di Enrico Bernard, BEAT, Trogen (Svizzera), (IV edizione aggiornata al 2012) 2017.

L’ingresso agli eventi avviene su prenotazione fino ad esaurimento posti. La prenotazione si effettua tramite mail all’indirizzo comunicazione@festivalsegretidautore.it ed è da considerarsi valida solo dopo una mail di conferma che dovrà essere esibita, in forma cartacea o tramite cellulare, al personale del Festival . A causa del ridotto numero di posti disponibili, la prenotazione è valida fino a 30 minuti prima dell'inizio dell'evento. Si prega la massima puntualità. Info al 348.4102880 dalle ore 11:00 alle ore 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00

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