21:30
Il mio giudice
5 agosto 2018 ore 21:30
Laureana Cilento - Palazzo Cagnano
intervento co-finanziato dal POC CAMPANIA 2014 -2020
di Maria Pia Daniele
lettura scenica con Sara Bertelà
Ho scritto su un’onda emotiva il mio giudice all’indomani delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, ispirandomi alla testimone di giustizia Rita Atria, la giovane siciliana che, confidando nel “suo” giudice Paolo Borsellino e nei princìpi del vivere civile, aveva trovato il coraggio di scavalcare il muro dell’omertà per ribellarsi, sfidando la mafia fino a morirne. La sua toccante vicenda meglio di qualunque altra per me raffigurava il diffuso senso di smarrimento e l’acuto dolore provato da una larghissima parte della popolazione per la perdita di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, con tutto ciò che essa rappresentava per il nostro Paese.
Per celebrarne l’altezza da eroina ne ho fatto la prima Antigone contro la mafia; il suo gesto estremo nella mia pièce assumeva i toni di un’ultima denuncia, proprio perché, nel solco della tragedia classica, la sua storia risultasse un severo monito a che simili fatti non accadessero mai più. Invece, se passi incisivi sono stati compiuti contro la mafia, è pur vero che ben quattro organizzazioni malavitose si sono ulteriormente radicate in tutta Italia, espandendo pure in modo inquietante e capillare la mentalità omertosa; cosicché il cammino verso una piena società civile risulta ancora lontano dal compiersi. Perciò che, a più di venticinque anni di distanza, a voce sola, la presenza di Sara Bertelà, artista rara e autentica, adduce la profonda consapevolezza di donna adulta al senso amaro di una profonda ingiustizia subìta, ma insieme, lo sguardo straordinariamente limpido di questa cristallina interprete, richiama alla lucida, viva coscienza di Rita, la stessa di tante altre persone che ancora credono in un mondo nuovo, pulito ed onesto.
MARIA PIA DANIELE